Corriere della Sera – Prostata, un aiuto dai farmaci anti-impotenza



Viagra E Cancro Alla Prostata

In effetti la prostatectomia radicale (ossia l’asportazione completa della prostata, e – se и necessario – anche di una parte dei tessuti che la circondano) provoca spesso problemi legati sia alla sfera sessuale che a quella della continenza urinaria (la capacitа di trattenere l’urina). “Le probabilitа di ritornare a una vita normale dopo l’intervento alla prostata sono relativamente buone – spiega Montorsi. – Tuttavia bisogna fare chiarezza sui parametri da osservare. Ci sono tre fattori determinanti che influenzano la ripresa funzionale, sia urinaria che sessuale: lo stadio del tumore, l’etа del paziente e la mano del chirurgo. Se il tumore и di piccole dimensioni si puт utilizzare la tecnica cosiddetta “anatomica”, che risparmia le strutture e le terminazioni nervose fondamentali per la funzionalitа, mentre se la malattia и estesa dobbiamo rinunciare alla conservazione di queste strutture. Inoltre, se il paziente и giovane, i suoi muscoli sono piщ tonici e in grado di aiutarlo a ripristinare una situazione di normalitа. L’esperienza e la preparazione del chirurgo, infine, sono fondamentali, perchй l’intervento alla prostata non и un intervento banale. Anzi, piщ и conservativo piщ и delicato. Da qui – aggiunge Montorsi – l’importanza di identificare bene i centri di eccellenza a cui rivolgersi. Negli Stati Uniti, per fare un esempio, sono soltanto tre le strutture di riferimento per la chirurgia del carcinoma prostatico”.
Ma quali sono le percentuali di successo?
“Un paziente con un tumore iniziale (intracapsulare, cioи limitato all’interno della ghiandola prostatica), con meno di 65 anni e operato da un buon chirurgo, nel 50 per cento dei casi non perde mai la sua funzione urinaria e, se questo avviene, la recupera dopo 3-6 mesi, grazie ad alcuni semplici esercizi, alla fisioterapia e, nei casi piщ difficili, all’utilizzo di protesi (lo sfintere artificiale). Possiamo dunque affermare che l’incontinenza prima o poi viene eliminata, ma la sfida и ora evitarla da subito”.
E la potenza sessuale?
“In questo caso – precisa Montorsi – il discorso и piщ complesso, perchй entrano in gioco fattori psicologici che interagiscono con quelli organici. Molto influisce, inoltre, la situazione della vita sessuale prima della malattia. Comunque sia, i farmaci come il Viagra, che giа utilizziamo da tempo, ci vengono in aiuto. Anche la molecola oggetto dello studio pubblicato sul Journal of Urology, il Cialis, и sicuramente interessante. E’ un farmaco che agisce nelle 36 ore successive alla somministrazione, a differenza del Viagra (che risulta efficace per un periodo piщ ridotto), e ha dato ottimi risultati in pazienti operati da piщ di un anno. Ora studieremo i suoi effetti quando viene assunto subito dopo l’operazione, come terapia rigenerativa”.
“Due sono i messaggi fondamentali che emergono dalle ricerche piщ recenti – dice Montorsi. – Innanzitutto, и fondamentale che il tumore alla prostata sia diagnosticato precocemente, per rendere applicabili i notevoli progressi della chirurgia e della medicina. Quindi bisogna fare l’esame del marcatore chiamato PSA (che si effettua tramite un semplice prelievo di sangue) una volta all’anno dopo i 50 anni.
In secondo luogo, il paziente operato non deve avere paura di esprimere il suo disagio e di raccontare i suoi sintomi (come spesso succede, invece, nel caso dei problemi sessuali), perchй oggi esistono i mezzi per aiutarlo a riprendere la vita normale a cui ha diritto”.